Ho deciso di trascorrere tre giorni a Valencia per il ponte del 25 aprile e si è rivelata un’ottima idea non solo perché il tempo è stato magnifico (mentre in quasi tutta Italia ci sono stati rovesci e un brusco calo delle temperature) ma anche perché ho scoperto una città che non ha nulla da invidiare alla vicina e più famosa Barcellona. Tre giorni possono bastare per visitare questa città che conta all’incirca un milione di abitanti (vi stupirete nel vedere strade senza traffico e mezzi pubblici poco affollati). Io sono una buona camminatrice, e camminando velocemente riesco sempre a vedere un sacco di cose e mi resta anche tempo per sedermi e rilassarmi, una delle cose che mi piace più fare. Appena arrivata sono andata alla volta della Ciutat Vella Oeste per visitare il Mercato Central, un gioiello di architettura art nouveau di circa 8000 mq, i suoi venditori offrono al consumatore una vasta scelta di verdura fresca, carne, formaggi, insaccati (jamon serrano e patanegra!!!) pane, pesce e dolci. Non mancano i chioschi che preparano ottime tapas e dove ci si può fermare e riposarsi. Io mi sono fermata al Central Bar (banchi 103-131) dove si mangia rigorosamente in piedi al bancone e ho ordinato una piatto di formaggi, jamon serrano e sangria, i piatti del giorno sono innumerevoli e i miei vicini erano soddisfatti dalle loro tapas a base di patate e cozze.
Il Central Bar è sempre molto affollato e in alcuni casi c’è da fare la fila prima di mangiare, ma in ogni caso è abbastanza veloce e in dieci minuti ci si accomoda tranquillamente. Se non avete voglia di aspettare potete acquistare presso un banco panetteria un filone di pane e ai banchi gastronomia un po’ di jamon e delle salsiccette. Io l’ho fatto il secondo giorno e devo dire che è molto divertente perché vi sentirete come un abitante del posto che va a fare la spesa.
A pochi metri dal Mercat Central si erge un edificio magnifico, Patrimonio dell’umanità UNESCO, la Lonja de la Seda, un antico mercato medievale che potrete visitare con un biglietto molto economico (solo 2 euro), fidatevi ne vale la pena non solo per le volte che richiamano foglie di palma, ma anche per il giardino pieno di aranci e per la sala superiore che un tempo ospitava il Consulado del Mar con uno spettacolare soffitto di legno con decori dorati.