Forse non tutti sanno che sull’Aventino, per solo due mesi all’anno, si aprono le porte di uno dei giardini più romantici di Roma, il roseto comunale, con una vista mozzafiato sul Circo Massimo e sulle domus imperiali.
Il Roseto, che ospita circa 1100 specie di rose, si divide in due giardini recintati e separati. Nell’area più vasta a sinistra del cancello principale si trova la collezione di rose botaniche, antiche e moderne. Nella parte più piccola di fronte, e aperta solo nelle giornate del concorso, dimorano le rose concorrenti al Premio Rosa e le rose che da più di 70 anni vincono la manifestazione.
Le rose del giardino provengono da tutto il mondo: dal Giappone la bianca e candida Rosa Serenissima, dall’Inghilterra la Rosa L.D. Braithwaite dal tipico colore rosso scarlatto e dagli Stati Uniti la più famosa Rosa Gioia Climbing con sfumature rosate e giallastre su petali bianco latte.
Di origine antichissime, Tacito narra negli Annales che sulle pendici dell’Aventino sorgeva il tempio dedicato alla Dea Flora e le celebrazioni in onore di questa si svolgevano proprio di fronte nel Circo Massimo. Fino al 1500 quest’area di Roma è sempre stata dedicata alla coltura della vite e agli orti fino a quando nel 1645 divenne il Giardino degli Ebrei con annesso il cimitero della Comunità. Nel 1934 il cimitero della Comunità ebraica si trasferisce al Verano e l’area rimane incolta fino al 1950. Durante la seconda guerra mondiale il Roseto di Colle Oppio, fortemente voluto dalla Contessa Mary Gailey Senni nel 1932, viene distrutto e il Comune insieme con la Comunità Ebraica decidono di ricostituirlo nell’area ove ora risiede. Il ringraziamento alla Comunità è evidente dalla forma dei vialetti tra le aiuole che ricreano la menorah, il candelabro a sette braccia.
Roseto Comunale di Roma
Via di Valle Murcia, 6, 00153 Roma
Info e visite guidate 06 574 6810
Ingresso libero
Aperto al pubblico dal 21 aprile al 19 giugno dalle 8.30 alle 19.30
L’area del concorso verrà aperta al pubblico da Domenica 22 maggio.
L’accesso ai cani è consentito solo lungo i vialetti. Non è consentito sdraiarsi né sedersi sul manto erboso.